LE INFEZIONI TRASMESSE SESSUALMENTE – LA CLAMIDIA – 2° PARTE – A CURA DEL DOTT. MORENO FINAMONTI

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Nelle donne, la manifestazione clinica, quando c’è, è la cervicite che può causare secrezioni mucose filanti, sanguinamento, sensazione di irritazione, talvolta uretrite con piuria e disuria cioè con urine torbide per la presenza di pus e dolore nell’emissione.

Nei maschi invece, l’infezione da clamidia può dare uretrite con secrezioni e sensazioni d’irritazione e prurito, alcune volte invece si può presentare ingrossamento e dolore ai testicoli (epididimite).

Se trasmessa a livello anale, l’infezione può diffondersi al retto causando una proctite, questa eventualità è più frequente tra omosessuali. La clamidia invece se è trasmessa con rapporto orale può infettare la gola e può provocare una faringite.

Una rara complicanza che può interessare entrambi i sessi è una forma sistemica, l’artrite reattiva (sindrome di Reiter), che si manifesta con artrite, uretrite, congiuntivite e lesioni muco-cutanee non dolorose.

Per conoscenza,i sierotipo L1, L2 ed L3 di clamidia possono provocare una malattia sistemica, il linfogranuloma venereo, largamente diffusa in Africa, India e Sud-est asiatico.

L’infezione da clamidia se non trattata, può progredire causando serie complicanze. Nelle femmine l’infezione può diffondersi dalla cervice al tratto riproduttivo superiore causando la malattia infiammatoria pelvica che comprende una serie di quadri clinici differenti. Nei maschi, l’infezione può raggiungere i testicoli causando dolore, febbre e raramente sterilità.

La diagnosi clinica deve essere accertata e convalidata dal laboratorio; del trattamento farmacologico non parlo,ligio al fatto che la terapia deve e dico deve essere fatta solo dopo aver consultato visivamente il medico. Esprimo invece un consiglio spassionato: se siete infetti e avete un partner fisso ed unico astenetevi da ogni forma di attività sessuale e fate fare anche al partner la stessa identica vostra terapia, terminata la quale, dopo un ulteriore periodo di astinenza totale (circa 10 giorni), potrete se entrambi asintomatici riavere rapporti sessuali.

Queste fondamentali precauzioni servono a verificare se la terapia è stata efficace e soprattutto ad evitare il fenomeno del “ping-pong” tra partners, con potenziale grande pericolosità. A chi invece è promiscuo, oltre a quanto detto sopra, si raccomandano le solite precauzioni del caso che spesso ahimè si omettono.

DOTT. MORENO FINAMONTI